Dizionario Sottosuonico - SOTTOSUONO

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DIZIONARIO SOTTOSUONICO

 

AMEDEO CASELLA: chitarra, armonica e voce. E’ uno che ama andare a fondo nelle cose, infatti fa il ginecologo tra un concerto e l’altro. Genovese pentito, ha conosciuto nelle cantine del capoluogo ligure tutti i bei nomi della scena musicale nei ruggenti anni ’60. Di quegli anni, in cui calcava le scene nel gruppo chitarristico “I Gemelli”, ricorda soprattutto i sedili reclinabili della Fulvia Coupè sulla quale impazzava nelle notti estive. Dopo anni di ritiro, torna alla musica con i Moloch, folgorato sulla via di Damasco durante un loro concerto alla Spianata ( aprile 1990).
 
LORENZO LAJOLO: basso e voce. Reduce, come Piero ed Enrico, dai fasti del Liceo “De Amicis” dove, tra un Platone e l’altro, si forma il nucleo dei Sottosuoni futuri. Suona insieme a Piero da circa 30 anni .Ciononostante i due non si sono ancora uccisi. Scrive anche musica insieme a Piero ed Amedeo. Entusiasta per principio, subisce le battute raggelanti degli altri assumendo la tipica espressione del Gatto con gli Stivali di Shrek II. Ama i peperoni ed odia il latte. Mancino mancato come Piero.
 
PIERO ROVIDA: tastiere e voce. Proveniente anch’egli dal “De Amicis”, autentica fucina di talenti mancati, inizia a suonare come autodidatta e prosegue con studi che spaziano dall’irregolare al virtuale. Scrive musica varia ed eventuale, da solo e come “Acaro” insieme ai compari Amedeo e Lorenzo. Fumatore pentito per necessità, dopo avere subito anni di discriminazioni da parte dei due colleghi virtuosi. Nutre un sano odio per la bilancia, corrisposto. Ama circondarsi di tastiere sempre più lunghe e pesanti, e non proponetegli mai spremute d'arance a colazione.
 
FRANCESCO CARLINO: batteria, percussioni e voce. Veramente vorrebbe suonare un po’ tutto, ma gli altri mugugnano. Entra in forze nella primavera 2000 come percussionista a fianco del buon Enzo, e lo sostituisce ai tamburi un anno e mezzo dopo. E’ il più giovane (classe 1980) e i colleghi se ne approfittano per strassonarlo ed elargirgli consigli e perle di saggezza che lui raramente coglie. Non mangia mai pomodori. Nel 2004 saluta i soci per approdare al culto del Vate di Zocca con La Combriccola del Blasco. Convive con un grande talento, del quale è scarsamente consapevole, e con una pletora di fidanzate delle quali è consapevolissimo.
 
SIMONE MAZZONE: chitarra solista e voce. Fine musicista classico con trascorsi rocchettari, entra definitivamente nei Sotto nell’inverno 2001 raccogliendo l’eredità pesante di un socio fondatore, Roberto “Jimmy” Ferrari, e facendosi subito apprezzare per la tecnica raffinata,  la lingua tagliente e la devastante pignoleria. Decisamente onnivoro, cela sotto l’apparente compostezza e serietà uno stomaco sorprendente e un animo giocondo che molto diverte i compari, anche quando –sotto l’effetto del Pampero- si fa trascinare dall’impeto burlone collezionando memorabili magre.
 
ENZO CALLARI: batteria e voce. Piombato nel gruppo a gennaio 98 per sostituire il mitticco Enrico, vanta trascorsi da orchestrale che ogni tanto lo portano a tracimare paurosamente verso ritmi sudamericani e polke miserie. Entusiasta estimatore degli Acari compositori, si trova a disagio con il repertorio anglofono, e cede infine il posto dopo tre anni e fischia allo scalpitante Carlino.
 
ENRICO FERRARI: batteria e voce. Colonna della Mark 1, membro fondatore del gruppo e pupillo dei prof. del “De Amicis”, perno intorno al quale tutto ruota fino al 96. Dopo sarà lui a ruotare intorno ad altri perni. Ha sempre odiato caffè e peperoni. Egualmente dotato dal Signore di talento e pessimo carattere, sfoga quest’ultimo quasi interamente sul fratello-parafulmine Roberto, che lo venera e lo teme come una divinità Indù. Dopo un periodo di crisi, a settembre 97 pianta baracca e burattini e si ritira a vita privata. Gli altri restano di sale. Grande intenditore di rock e dintorni. Ora beve il caffè, i peperoni non sappiamo.

GIANCARLO GOTTARDO: batteria e piedi. Entrato nei Sottosuono a febbraio 2005 per "dare una mano" –e tutti e due i piedi- come batterista, manifesta fin dall’inizio la tendenza ad allargarsi, giungendo a presentarsi come socio fondatore del gruppo e compagno di bevute di Garibaldi. All'incirca coevo di Piero e Lorenzo, il Gianca,  già apprezzato fonico  nonché barista ed elargitore alle masse della miglior torta verde di Imperia, aveva già incrociato varie volte il cammino dei Sotto, senza mai entrare a farne parte. Esuberante e dal carattere amichevole, si fa benvolere nonostante l’asfissiante abitudine di suonare a piedi nudi dopo dure giornate di lavoro manuale. Causa diversità di vedute musicali, la sua strada e quella dei colleghi si separano sul finire dell’estate 2007. Di lì a poco –colpo di scena- farà nuovamente capolino il vecchio John Nocera (vedi).
 
ROBERTO FERRARI: chitarra solista e vocina. Detto “Jimmy”, ma più sovente “La Mummia”, suona assai bene e parla assai poco. Quando parla, viene tacitato in malo modo dal fratello. Dinamiche di branco. Non coglie l’occasione di emanciparsi quando Enrico isce e alla fine molla tutto, sostituito dal Maestro Mazzone. Famoso per il mento prominente che mostra in qualunque fotografia. Anch’egli, come Enrico, Unto dal Signore, ma soprattutto sui capelli.

GIOVANNI NOCERA: batteria. Antefatto. L'estate 2004 coincide con l'eclisse di Francesco Carlino, ormai impossibilitato ad onorare gli impegni musicali soverchianti e prigioniero di una crisi sentimentale che lo attanaglia - con alterne vicende - da quando le donne hanno smesso di essere per lui solo una fonte di latte. I Sottosuono chiamano a sostituirlo in tre concerti il buon Giovanni, amico di Simone, costringendolo ad imparare l'intero repertorio del gruppo in una settimana circa. Il Giovane dà  buona prova di sè, distinguendosi per un'innata professionalità che quasi riconcilia gli altri con la DBDB ( la Disperata Banda Dei Batteristi). Invitato ad unirsi stabilmente alla band, Giovanni purtroppo declina l’invito e, dopo qualche mese di quiete prove acustiche, i servizi meteo registrano l’arrivo del ciclone Gianca (vedi). Dissoltosi quest’ultimo al largo di Santo Domingo, Giovanni viene nuovamente contattato e rientra trionfalmente in Cascina (la sala prove dei vecchi) a settembre 2007. Sarà finita la stucchevole soap dei batteristi?...
... Ebbene no, ormai la vicenda tracima, straripa e si trasforma in una vera soap con continui colpi di teatro: a gennaio 2010 l’ex giovane Giò, dopo un periodo difficile, trova l’amore, si trasferisce e i Sottosuono perdono tanto per cambiare il batterista. Indovinate un po’ chi lo sostituisce? Ma naturalmente l’immarcescibile Francesco Carlino, con il quale la band completa la season concertistica. Dopodichè anche lui si innamora e come da copione si trasferisce (ma allora è un vizio!!!) .
A dicembre 2010 fa il suo trionfale ingresso un nome nuovo anche per queste cronache: Klaus ...

KLAUS DE FRANCESCHI: batteria. Che dire?  Dopo la staffetta Fra-Gio-Fra e l’abbandono di entrambi, tra i batteristi e i sottosuoni la frattura è tale che al solo nominarli i nostri si ricoprono di aculei e iniziano a urlare. L’unica soluzione è ricorrere a qualcuno che sia tecnicamente in grado di sedersi dietro ai tamburi ma che non svolga tale ruolo in esclusiva. E in soccorso giunge la mano amica di Klaus detto Santa, che come dono di Natale alla band porta se stesso. Virtuoso della chitarra nonché membro a tutti gli effetti dei Bermudas, gruppo di chiara ispirazione melodica ma tendenzialmente punk’n’roll, il Santo se la cava anche alla batteria ed offre i propri servigi ai Sottosuono esordendo il 19 dicembre 2010 al Memorial Tino Garibbo. Il feeling continua tutt’ora, ma non fatemi aggiungere altro per scaramanzia.
 
ROBERTO MAZZOLA: batteria. Meteora, sostituisce per un paio di mesi Enrico tenendo diligentemente il tempo, ma non se la sente di continuare –è un adorabile timidone- e porta altrove il suo personalissimo humour surreale. Sa tutto degli Stones, ma ama anche i Beatles di un amore trasversale.
 
BRUNO CINTOLI:  voce solista. Ancora incerti sulle proprie qualità di cantanti, gli Acari lo trascinano nel gruppo insieme ad Enzo e condividono con lui gioie e dolori, la buona e la cattiva sorte sino al 2002. Qui il Guru ( è un estimatore delle discipline orientali), stufo di cantare in una lingua che non ama (ve inglisc, come scriverebbe lui), si ferma e cede il passo. Finissimo conoscitore di ogni anfratto del corpo femminile, ma non professionalmente come Amedeo.

ILARIA GAZZANO: voce solista. Inserita nell’orbita Simoniaca da tempo, canta in trio acustico (vedi) con il suddetto e Lorenzo dal 2005. Venne attirata con l’inganno in Cascina a luglio 2006 co la scusa di preparare uno spettacolo inserito, grazie ai buoni auspici di Simo, in un seminario universitario incomprensibile di Fonologia Semiotica applicata al Deretano delle Popolazioni dell’Area Sub-sahariana (più o meno). Da allora la poverina non è più riuscita ad uscire, perché i Perfidi la tengono prigioniera e la nutrono solo di cibi al peperoncino che le causano la comparsa di allarmanti pois sulla lingua. Dallo studio dei video amatoriali realizzati  nel corso dei concerti si evince che spesso, fingendo pose languide, sillaba in favore di camera con l’alfabeto muto le parole “Aiuto…liberatemi…non resisto più”. Appartiene, come Gianca, all’oscura etnia degli Abitanti di Poggi, che segue riti e costumi primitivi e parla una lingua semitica imparentata con il Creolo.

LUCA RAMELLA: percussioni. Supereroe con superproblemi, nella migliore tradizione della Marvel comics, come l’Uomo Ragno. Di giorno si cela dietro la mite personalità di Luca, giovanotto occhialuto e pasticcione, mentre di notte assume le sembianze di DJ Trama, il re della macumba. Collabora dal 2007 con i Sottosuono nelle serate acustiche, suscitando l’ammirazione dei colleghi perché riesce a percuotere lo strumento sul quale è seduto senza ciccarsi i marroni.

TRIO TRIQUETRO: trio acustico. Fondato nel 2005 da Simone che trascina con sé Ilaria e Lorenzo alla corte di Alberto Carli (Associazione Olivonero) per la realizzazione di serate di poesia e musica. Nel 2006 il trio ribattezzato TRIQuetro spopola nei locali della provincia, anche con il sostegno morale e non del Trama (vedi Luca Ramella) e di sottosuoni sparsi.

ALTRI PERSONAGGI (in disordine di apparizione): Tino, Mastro Ciliegia, Mac, Electric Man, Lele, i prodi di MBS e tanti altri che forse un giorno troveranno il giusto spazio in queste pagine. O forse no.
 
PRECEDENTI NOMI DEL GRUPPO. Allora, che mi ricordo io, dal 1978: One Way (primo pezzo in repertorio, Love Me Do), Lizard (fino all’81), Moloch (fino al 91) e Sottosuono.
 
FORMAZIONI. (Deep Purple, crepate di invidia)
MARK 1 (la Lunga, dalla notte dei tempi al 1997): Enrico e Roberto Ferrari, Lorenzo Lajolo, Piero Rovida e (dal 1991) Amedeo Casella.
MARK 2 (la Grossa, dal 1998 all’inverno 2000): Enzo Callari, Amedeo Casella, Bruno Cintoli, Roberto Ferrari, Lorenzo Lajolo, Piero Rovida.
MARK 3 (la Pacioccona,2000): Enzo Callari, Francesco Carlino, Amedeo Casella, Bruno Cintoli, Roberto Ferrari , Lorenzo Lajolo, Piero Rovida.
MARK 4 (la Pacioccona-bis, inverno 2001-autunno 2001): Enzo Callari, Francesco Carlino, Amedeo Casella, Bruno Cintoli, Lorenzo Lajolo, Simone Mazzone, Piero Rovida.
MARK 5 (la Dimagrita, 2001- autunno 2002): Francesco Carlino, Amedeo Casella, Bruno Cintoli, Lorenzo Lajolo, Simone Mazzone, Piero Rovida.
MARK 6 (la Essenziale, 2002-2004): Francesco Carlino, Amedeo Casella, Lorenzo Lajolo, Simone Mazzone, Piero Rovida.
MARK 7 (la Profetica, estate 2004): Amedeo Casella, Lorenzo Lajolo, Simone Mazzone, Giovanni Nocera, Piero Rovida
MARK 8 (la Dominicana, 2005-2006): Amedeo Casella, Giancarlo Gottardo, Lorenzo Lajolo, Simone Mazzone, Piero Rovida.
MARK 9 (la Cosuccia, 2006-2007): Amedeo Casella, Ilaria Gazzano, Giancarlo Gottardo, Lorenzo Lajolo, Simone Mazzone, Piero Rovida.
MARK 10 (la Cosona, 2007): Amedeo Casella, Ilaria Gazzano, Lorenzo Lajolo, Giovanni Nocera, Simone Mazzone, Piero Rovida.
MARK 11 (la Cosaccia 2010): Amedeo Casella, Klaus De Franceschi, Ilaria Gazzano, Lorenzo Lajolo, Simone Mazzone, Piero Rovida

 
 
 
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